L’idrato di calcio non ha di per sé nessun potere consolidante, ma dopo l’applicazione dell’ACQUA DI CALCE e dell’evaporazione dell’acqua, reagisce con l’anidride carbonica (CO₂) presente nell’aria innescando il processo di carbonatazione con la conseguente formazione di carbonato di calcio, che a sua volta ricostruirà la tessitura cristallina dell’intonaco ridandogli coesione.

L’ACQUA DI CALCE è un consolidante naturale, traspirante, esente da additivi di sintesi e solventi, adatto al parziale consolidamento superficiale e profondo di supporti lapidei di origine carbonatica e/o di malte di natura aerea o debolmente idraulica. L’ACQUA DI CALCE è ottenuta dal prelievo manuale dell’acqua superficiale presente nelle vasche di spegnimento dell’ossido di calcio (calce viva) dopo un periodo di ristagno maggiore di un mese. Questa acqua, satura di idrossido di calcio, opportunamente lavorata, garantisce un potere consolidante importante, in grado di penetrare profondamente nelle porosità di intonaci e malte a base di calce aerea, debolmente idraulica o idraulica naturale. Dopo una adeguata maturazione i cristalli di idrossido di calcio si trasformeranno in carbonato di calcio in grado di esercitare un’azione consolidante nei confronti della matrice silico-carbonatica costituente il supporto da consolidare. L’ACQUA DI CALCE è un prodotto ad alta penetrazione che non modifica l’aspetto superficiale delle superfici trattate e non forma alcuno ostacolo al passaggio del vapore.

L’ACQUA DI CALCE si usa come consolidante inorganico per ridare coesione a superfici decoese, in particolare intonaci antichi.

L’ACQUA DI CALCE deve essere applicata su supporti puliti, asciutti ed assorbenti, privi di polvere, incrostazioni, materiale organico e trattamenti di finitura o di protezione. L’applicazione, a seconda della situazione di degrado della superficie dell’intonaco, deve essere eseguita sulle porzioni da consolidare con spruzzo e/o con nebulizzatore a bassa pressione e/o con pennello in setole naturali fino a completa impregnazione e saturazione del supporto. L’effetto consolidante si svilupperà successivamente per 20/30 giorni dal trattamento. Si consiglia, per veicolare meglio in profondità la soluzione, di bagnare prima la superficie con acqua distillata o con acqua pulita. L’applicazione va ripetuta quando il muro è asciutto al tatto (es.: eseguire la 1° stesura di mattino, la 2° di sera, in funzione anche all’assorbimento del supporto e alle condizioni climatiche). La resa del prodotto è quindi difficile da definire in quanto variabile in relazione alla tipologia, allo stato e all’assorbimento del materiale da consolidare. Durante la posa in opera è importantissimo evitare di lasciare ristagni di prodotto sulle superfici trattate, per scongiurare la formazione di cristalli biancastri di carbonato di calcio in superficie che potrebbero provocare degli sbiancamenti superficiali. Per avere un buon effetto consolidante, il numero di passaggi deve essere elevato e valutato per ogni singolo caso.

Temperature d’applicazione tra +10 °C e +25 °C.

Consolidante naturale traspirante esente da additivi di sintesi e solventi, adatto al parziale reintegro di supporti lapidei di origine carbonatica o di malte e intonaci di natura aerea o debolmente idraulica, ottenuto dall’acqua affiorante nelle vasche di spegnimento dell’ossido di calcio (calce viva) dopo un periodo di ristagno maggiore di un mese, caratterizzato da elevata capacità di penetrazione, in grado di riaggregare e riconsolidare senza sottoprodotti di origine chimica, senza modifica dell’aspetto e della cromia superficiale e senza formazione di pellicole ad ostacolo della migrazione del vapore acqueo, avente le seguenti caratteristiche: aspetto: limpido; colorazione: trasparente; pH > 11; contenuto in Ca++ circa 0,90 g/l; contenuto in Ca (OH)₂ circa 1,5 g/litro; conducibilità elettrica > 10ms; peso specifico 1 g/cm³; classe di reazione al fuoco A1 (tipo ACQUA DI CALCE CALCEFORTE).